I mandarini sono frutti che fanno parte dell’enorme quanto diverso gruppo degli agrumi, che è uno dei principali nonchè più antichi tipi di differenziazione di frutta. Proprio il mandarino che come il limone ha una spiccata origine asiatica, è uno dei più antichi e da questo provengono tantissime altre varianti apparentemente più o meno simili.
Pur essendo un frutto molto gradevole al palato , nonchè rinfrescante, i mandarini configurano una delle più apprezzate forme di frutta soprattutto invernale, ma non solo. Nonostante un’apparenza decisamente sana, che corrisponde prevalentemente al vero, questi possono contenere una quantità importante di un nutriente che può creare problemi al nostro corpo.
L’agrume originale
Il mandarino, dall’origine cinese (probabilmente) è soprattutto molto ricco di sali minerali, abbondano le vitamine, come l’acido ascorbico (ossia la vitamina C), ma è anche fornita di zuccheri semplici, una buona differenziazione di minerali e soprattutto acqua, che corrisponde a circa l’80 % del peso totale. Questo lo rende piuttosto saziante anche per la dieta.
Generalmente è un frutto adatto alla maggior parte dei consumatori, essendo mediamente equilibrato. Dal mandarino si ricava anche un apprezzato olio essenziale ma anche vari profumi, oltre che elementi aromatici, ed è una pianta che solitamente fruttifica durante la fine dell’anno solare: un albero può produrre anche più di 600 frutti in un anno totale.
Cosa possono contenere i mandarini?
Quali sono gli apporti positivi del mandarino? Una buona capacità saziante, una eccellente proprietà idratante ed un più che considrevole contenuto di sali minerali, dal potassio al magnesio. Quali “problemi” porta? Generalmente è più zuccherino rispetto ad altri agrumi, anche se l’apporto calorico non è così elevato. Ma cosa può contenere il mandarino?
- Buona parte del contenuto oltre all’acqua è conferito dal fruttosio, uno dei principali zuccheri semplici
- Questo apporta un contenuto calorico non elevato ma non così ridotto, pari a circa 70-75 calorie per 100 grammi
Quello che però ha destato sospetti circa un’anno fa è stata la presenza di un quantitativo eccessivo di Clopirifos – metile che non è altro un residuo di un insetticida ampiamente utilizzato soprattutto fino a non troppi anni fa. Questo viene impiegato come pesticida ed anche se il frutto viene lavato se contaminato resta in grado di assorbirne una parte.
In particolare diversi esemplari sono stati isolati, provenienti da alcuni lotti dalla Polonia, sono stati considerati potenzialmente pericolosi perchè oltre il limite. L’allarme è poi rientrato dopo alcune settimane, però è sempre meglio rivolgersi a colture locali, maggiormente sotto controllo.
In merito alla quantità di mandarini al giorno fino a 3-4 non creano problemi, a meno che non soffriamo di gastrite.